Li. – Da quando sai lanciare quell’incantesimo?!
Syl. – Oh, dall’ultima volta che ci siamo incontrati ho fatto molta pratica. Ho pensato che per viaggiare con Gourry ne avrei avuto bisogno.
Li. – La magia nera non è sul manuale della brava casalinga!!Lina Inverse e Sylphiel, Slayers NEXT ep. 251
Le cinque streghe, o più correttamente le Witches 5, o Death Busters, sono le principali antagoniste di non ricordiamo più quale serie di anime di Bishōjo senshi Sailor Moon, che andava forte quando eravamo bambini (noi: voi Gen Z non so con cosa siate cresciuti. I Digimon?).
Eudial, Mimete, Viluy, Tellu, Cyprine & Ptilol per tanti versi non si staccano dallo stereotipo delle bonazze da cartone giappo che a dispetto dei numerosi talenti e del solidissimo carattere, passano il tempo a obbedire agli ordini di un supervisore uomo, in questo caso il grottesco Dr Tomoe. Se non altro queste qui non ne sono anche innamorate. C’è però un dettaglio che a noi, ancora bambini ma già incancreniti con la narrativa e lo storytelling, non poté sfuggire. Almeno due delle cinque cadono in combattimento non contro le Sailor, ma contro le loro colleghe: Mimete uccide Eudial sabotandone la macchina, Tellu Mimete spedendola nell’oblio cibernetico, nell’idea di prendere il suo posto ed essere lei la più figa del reame.
I cattivi, in questi cartoni, sono anzitutto nemici di sé stessi. L’idea di unirsi contro le Sailor e sfasciarle non li sfiora quasi mai: a ciascuno tocca una e una sola occasione di farsi valere, e dovrà farlo da solo. Quando la tira troppo in lungo, la paga con la vita. Succedeva già ai tempi del Dark Kingdom: ricordate Jadeite e Zoisite uccisi da Queen Beryl, Nephrite a tradimento da Zoisite stesso…? Solo Kunzite si fa ammazzare dalle Sailor. Il malvagio, ci dice la morale ottimista anche se un pizzico melodrammatica di questo storytelling, finirà (anche) per farsi del male da solo, spesso fatalmente, in opposizione polare all’inscalfibile vincolo delle nostre eroine, che morirebbero le une per le altre (aw).
Siamo indecisi se questa attitudine sia propria anche dei malvagi nella realtà, o se si tratti di una pia illusione, e i malvagi - se il termine, nel grigio sfumato della vita, ha ancora senso - godono, come diceva De Sade, molto ma molto di più dei buoni, anche quando il piacere procurato è lo stesso. L’innocente Justine e il marchese di Bressac, matricida sodomita avvelenatore e violentatore seriale, se li portate a prendere il loro gelato preferito, non godono uguale: Justine si trattiene, ha i sensi di colpa, Dio è sempre in mezzo ai maroni nei suoi pensieri, sarà giusto godere? Bressac mangia, gode, e così titillato procede a commettere altri crimini. COME VOI LETTORI.
[Forse.]
Ribadiamo, per chi si fosse collegato soltanto oggi, il nostro indice:
Spaghetti in cottura. Cosa stiamo pubblicando, quali sono i prossimi cicli, cosa bolle in pentola…
La immy del mese! Perché anche l’occhio vuole la sua parte;
Spaghetti & il mondo. Che si è letto di bello di recente, visto, meditato, conversato? E cosa ci ha fatto pensare?
Spaghetti & la catena alimentare, ovvero: tutti i colpi messi a segno dagli Spaghettari, come e dove incontrarci;
Concorsi, ricorsi, percorsi. Volete soldi? Gloria? Entrambi? Qualche concorso letterario per voi, setacciati (e provati) dagli Spaghettari;
Il meme del mese.
⛔ Call in corso e prime chicche
Abbiamo iniziato a pubblicare i vincitori della call Spaghetti fuel: Lalo Cura di Gennaro Carbone, Rabbocco di Vincenzo Corrado!
Statv accuort (stay tuned in lingua più concreta) che a inizio luglio esce la prossima call. Indizio: si parla di cinema!
📝 La scrittura e noi
È uscito, come annunziato, La guerra del nostro Casio su Scomoda rivista. Con tanto di intervista all’autore! Che improvviso calore, che salivazione incontrollabile!
Siamo sempre in attesa che Deb ci scodelli un capolavoro su Kotodama rivista. Stay tuned, che quando esce avvisiamo, con la lingua di fuori come i cani che siamo, devotissimi a Padrona Debby.
La foto non gli rende giustizia: era enorme. Un Deinonychus, altro che cigno. Abbiamo saggiamente tenuto rispettosa distanza.
📝 Ultimamente si è parlato molto, e crediamo con sofferta precisione, delle presentazioni dei libri da parte dei loro autori. C’è stato un post su FB di Roberto Cotroneo, un’intervista di Loredana Lipperini a Wu Ming 1, e un post su Instagram di Emanuele Bosso dove si tirano le fila dei due post precedenti. Andate a farvi un giro su FB e Instagram, e vedrete che le opinioni si sprecano.
Riassunto: lo stress delle presentazioni, no in realtà sono l’unico momento di contatto col pubblico, no in realtà sono delle robe da circo e non viene nessuno, e poi i libri non li compra nessuno perché costano, e comunque dovrebbero essere le CE a pagare le trasferte all’autore che presenta ma le CE sono in rosso e dunque la pantomima di stringere mani, firmare copie e rispondere a domande diventa lavoro non pagato che l’autore è costretto a fare se vuole esistere sul mercato, ma allora troviamo delle alternative, ma dove le troviamo, io ne ho una, io un’altra - eccetera.
Lì per lì non sapevamo bene come pronunciarci sul dibattito (e se pronunciarci proprio). Abbiamo provato a pensare alle nostre esperienze. A una presentazione siamo stati tutti, sia chi ha già pubblicato sia chi no. Ci siamo accorti benissimo che ad alcune presentazioni sono in due e ad altre c’è la sala piena, che si compra e non si compra, che il presentatore a volte ci sa fare a volte no, che alcune sono divertenti e brevi e altre dei sequestri di persona. Ma abbiamo un’alternativa valida?
La fregatura, diciamo così, è che per noi le presentazioni, specie quando ce le facciamo l’un l’altro (Nicole Deborah e Giulione presentano David, tutti noi presentiamo Deborah, tutti noi presenteremo Nicole), sono in realtà dei modi neanche troppo nascosti di grooming reciproco. Di dirci che ci vogliamo bene. Una cuddle puddle, tipo Torino nel 2024, tutti ammucchiati su Deborah e il suo Maleuforia. E ok con gli orsetti del cuore, ma gli stress e i costi di queste presentazioni esistono ugualmente, tipo un David che deve chiedere le ferie per catapultarsi a Bolzano o a Bari e buttar via l’anticipo del romanzo in biglietti di treno.
Nel nostro piccolo, investiamo molto tempo sui social. Siamo diventati dei professionisti dello spam. Guardate le nostre stories, sia di Spaghetti che di ciascuno di noi - guardate il martellamento nei coglioni che facciamo ogni volta che esce qualcosina di nostro, sul sito o nella vita reale. L’unica nostra giustificazione è che costa tempo ma non soldi, arriva comunque a parecchie persone senza che ci dobbiamo spostare, e lavoriamo concretamente per sembrare simpy e non degli stocazzo. Se le presentazioni spariranno per lasciare il posto a reel e dirette su Instagram, Tiktok e so ben io, ci troveranno non dico preparati, ma meno disperati di altri.
Il nostro lider maximo David(de Penitente) si troverà al festival Chiostri e inchiostri di Noci (BA) per presentare il suo recentissimo Le nostre guerre silenziose (Accento ed. 2024). Casomai vi trovaste nelle Puglie il 26 luglio dell’anno corrente…
Quel sexy coniglietto di Giulio Lepri (ah, ah, ah), oltre a scrivere racconti, fa pure lo sceneggiatore. Il 21 giugno scorso c’è stata l’anteprima a Rimini di Hype, una serie TV che uscirà in ottobre per la Rai - e indovinate chi c’è tra i creatori?
📝 Il 26 luglio dell’anno corrente scade il Premio Federico Barbarossa, per poesie, racconti brevi a tema libero e a tema (indovinate quale?), e pure fotografia. Editi oppure inediti. Dai, non ne vale la pena anche solo per la premiazione in quel bellissimo posto che è Medicina (BO)?
📝 Giunto ormai alla sua quinta edizione, il Premio Victoria 3.0 scade il 30 settembre dell’anno corrente e promette ricchi premi e cotillon per romanzi o raccolte di racconti, sia editi che inediti. Attenzione: non poesie, non racconti, né brevi né lunghi.
[Dove ci sono premi in denaro, spesso c’è anche una quota di partecipazione. Noi vi abbiamo avvisati…]
[Spiegazione: siamo una piccola rivista fatta da piccola gente in un mondo molto vasto. Come deve sentirsi Mercurio in orbita attorno al Sole? Una nullità sull’orlo dell’annientamento. Pure, continua la sua orbita…]
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Alla prossima puntata!
Traduzione dei sottotitoli in inglese.